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Cosa intendiamo

con psicofotografia?

Cosa intendiamo con il termine psicofotografia?

Quando John mi ha condiviso l'idea contenuta in “Fotografare l'Anima”

ho capito che stavamo parlando la stessa lingua. Riconoscere una propria condizione interiore, darle il giusto nome, portarla fuori di sé e stabilire cosa farsene,

è ciò che ispira il mio lavoro di psicologo. 

Quanto ridotti sono gli spazi

che ci concediamo per manifestare quello che succede al nostro interno.

Quante difficoltà incontriamo nel poter creare l'ambiente idoneo ad accogliere

i movimenti dell'anima, nel poter assecondare la componente emotiva dell'esperienza che viviamo. E quale bisogno di condivisione in questo modo

ci neghiamo, per la paura che questa componente ci travolga diventando ingestibile, per la paura che non riceva adeguato rispetto, accoglienza, accettazione, o per altre simili resistenze. 

La psicofotografia vuole offrire un'opportunità al riconoscimento

di una propria dimensione psichica attiva, indifferentemente se collegata al livello fisico, emotivo, cognitivo o spirituale,

al disvelamento di ciò che si muove sotto

le apparenze, oltre l'immagine

che di noi abbiamo contribuito

a confezionare, in una prospettiva

di consapevolezza di sé, di crescita personale, di rimodulazione dell'azione

nel vivere quotidiano.

​

L' “espediente fotografico”, al di là

del suo portato tecnico e artistico, diventa occasione di osservazione, di definizione

di dove ci troviamo, soprattutto nell'elaborazione di tematiche per noi significative, spesso collegate ad eventi

del passato ma che rischiano di tradursi

in filtri ostativi alla lettura della realtà presente, di definizione di quale direzione vorremmo prendere.

L'obiettivo dei corsi di psicofotografia, attraverso l'indispensabile approfondimento della conoscenza

di tecniche e strumenti fotografici,

si esplicita nel dedicarsi un tempo

di riflessione, nel concedersi uno sguardo lucido e amorevole, traducendolo

in un'immagine (la foto) che ci agevola

nel conservare l'esperienza o la rivelazione di ciò che emerge, nell'ambito delle attività proposte, in uno spazio di coscienza, grazie al suo potere evocativo e d'ispirazione. L’immagine realizzata diventa un richiamo

a ciò che c'è, a ciò che sei, ma anche faro puntato su ciò che potresti essere

nel tuo divenire. L'immagine fissa per unistante il percorso fatto ed entra contestualmente in movimento, quale elemento vitale che, in piena sintonia

con ciò che caratterizza l'esistenza, mantiene la propensione al cambiamento. 

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